Se cercate il termine “disbiosi” su un motore di ricerca, vi si aprirà un mondo fatto di migliaia di link, news e pagine web. Solo su Google, la ricerca offre come risultato una lista di ben 328000 elementi!
Il motivo è che negli ultimi anni, se ne parla tanto, anche troppo e termini come “probiotici”, “microbiota”, “microbioma”, sono sulla bocca di tutti, ormai entrati nel linguaggio comune.
Con il termine di disbiosi intestinale si indica una condizione di squilibrio microbico, dovuta a una crescita eccessiva di batteri nocivi all’interno dell’intestino.
Le cause della disbiosi possono essere di varia natura: uno stile di vita eccessivamente stressante, cattiva alimentazione, uso di antibiotici, infezioni intestinali.
Ne consegue una forte irritazione dell’intestino, collegata a disturbi digestivi e intolleranze alimentari indirette. Infatti, un intestino infiammato non riesce ad assorbire correttamente le sostanze nutritive che provengono dagli alimenti.
Un intestino che non funziona bene espone l’organismo a una maggiore vulnerabilità alle infezioni e alle malattie autoimmuni.
Diventa, indispensabile, intervenire con l’assunzione di probiotici specifici, ossia batteri che aiutano a ripristinare le normali funzionalità dell’intestino.
- Perché è importante prendersi cura delle funzionalità del nostro intestino?
Da sempre la nostra scuola di pensiero in medicina, è “intestinocentrica”: da un punto di vista evolutivo infatti l’intestino si sviluppa prima di tutto, prima del cuore, del cervello delle ossa. E proprio quest’organo, al di la delle funzioni primarie di assorbimento del cibo, riveste un’importanza fondamentale che può riassumersi in tre punti principali:
- È sede dei 4/5 del sistema immunitario residenziale: la maggior parte dell’immunità si trova infatti proprio a livello dell’ileo terminale, rendendo l’intestino uno dei più potenti organi immunologici del corpo umano
- È dotato di un innumerevole numero di neuroni e altre cellule nervose, pari ad esempio al cervello di un cane! È qui che si formano i principali neurotrasmettitori del sistema nervoso autonomo.
- È sede del MICROBIOTA, e cioè un insieme di batteri simbiotici, che si sviluppa alla nascita, dal peso di circa 1 Kg, e che tende ad essere stabile nel tempo.
I batteri che costituiscono il microbiota, a seconda della loro vitalità e del ceppo predominante, fanno sì che il sistema immunitario e il sistema nervoso, presenti a livello intestinale, dialoghino fra loro, divenendo crocevia di tutte le più importanti reazioni metaboliche e ormonali dell’organismo. Influenzare e regolare il microbiota significa dunque intervenire sulla probabilità di ammalarsi e di vivere più a lungo e in salute.
Queste considerazioni ci fanno capire l’importanza di intervenire con un buon probiotico per combattere il fenomeno della disbiosi intestinale.
- Ma quali sono le regole da seguire per scegliere un buon probiotico in farmacia?
- Innanzitutto non assumiamo a caso, e non basiamoci sulla semplice “quantità” di batteri, averne troppi può anche essere un malus: la maggior parte morirà lasciando in giro il proprio materiale genetico che potrà trasferire pericolose resistenze (es. resistenza agli antibiotici).
- I batteri devono essere vivi, capaci di fare colonie tra di loro, e di colonizzare successivamente le pareti intestinali, altrimenti moriranno.
- Devono inoltre non limitarsi semplicemente a “ripristinare la flora”, (es dopo una cura antibiotica importante), ma devono avere funzioni benefiche per l’organismo: preferiamo quindi ceppi di lattobacilli e bifidobatteri.
La regola di base è sempre farsi consigliare da uno specialista.
- I nostri consigli
Resta, comunque, un valido prodotto PROBIOFLOR, probiotico in capsule che integra e ripristina una giusta e bilanciata flora intestinale GRAM positiva, in situazioni come assunzione di antibiotici, stress, cattive abitudini alimentari.
Quando è meglio assumerlo? In qualunque momento, lontano dall’antibiotico se si è in terapia farmacologica, di mattina disciolto in uno yogurt potenziarne gli effetti sui disturbi intestinali,
Abbiamo visto che i probiotici hanno anche un ruolo chiave nella regolazione del sistema immunitario. In questo senso PROBIOFLOR VIS, in gocce o bustine orosolubili, contiene probiotici con aggiunta di Beta Glucano, Lattoferrina, Zinco, Selenio e Vitamina D, utili nella regolazione dell’attività immunomodulatoria della barriera intestinale (GALT) oltre che per il riequilibrio del microbiota intestinale.
Quando assumere PROBIOFLOR VIS? In caso di disbiosi intestinale, in condizioni di particolare stress o in cambi delle abitudini quotidiane (es. viaggi), in caso di infezioni gastrointestinali e in tutti i casi in cui è necessario potenziare le fisiologiche funzioni del sistema immunitario
Nei casi più difficili, in caso di disbiosi complesse non risolvibili con l’assunzione dei soli probiotici, ENTEROSTRESS favorisce la normalizzazione dell’ecosistema “parete-batteri” intestinale.
L’ENTEROSTRESS va assunto la sera, lontano dai pasti. La compressa, gastroresistente e a rilascio graduale, va deglutita e non masticata, per favorire la sua completa attività all’interno dell’intestino.
In copertina Foto di Elionas2 da Pixabay
Medico Chirurgo, Biologo Nutrizionista, Nutrizionista Oncologico, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, Docente al corso di Perfezionamento “la Nutrizione Ottimale” presso l’Università “Federico II”, Vicepresidente della Fondazione Onlus “DD Clinic Research Institute” si occupa di nutrizione clinica generale, nutraceutica e farmacogenomica nel malato oncologico, in ambito clinico e di ricerca.