Gambe stanche, pesanti, gonfie e doloranti: un disturbo che si accentua molto nel periodo estivo e che può rappresentare un segnale di insufficienza venosa.
La sensazione di pesantezza e stanchezza delle gambe è molto comune e colpisce sia le donne che gli uomini. Può presentarsi anche a riposo e non sempre è correlata all’esercizio fisico o allo “stare in piedi per molto tempo”. È inoltre un disturbo complesso che tende alla cronicizzazione, purtroppo di non facile soluzione.
D’estate il disturbo si accentua perché il caldo dilata vene e capillari rallentando l’attività circolatoria; questo significa che l’ossigeno arriva con più difficoltà ai tessuti con conseguente minor drenaggio delle tossine.
Scopriamo insieme al Dott. Andrea Del Buono cosa possiamo fare per alleviare i sintomi.
- Dottore partiamo da qualche consiglio pratico
Il mio primo consiglio è di eliminare le cause meccaniche, banali ma non scontate legate all’abbigliamento: pantaloni troppo stretti e aderenti, collant, tacchi alti e scarpe con suola troppa bassa limitano la circolazione predisponendo a questo tipo di disagio. Preferiamo un tacco a base larga di circa 3-4 cm, pantaloni comodi e freschi. Un aiuto importante può essere l’utilizzo di calze a compressione graduata.
Diamo, poi, un’occhiata alla postura con un esame baropodometrico. In molti, infatti, vi è un difetto dell’appoggio del piede, in questo caso il liquido linfatico ha difficoltà a risalire lungo il percorso fisiologico, accumulandosi appunto nelle gambe e nei piedi, favorendo anche l’insorgenza della cellulite. Spesso un buon plantare serve a risolvere quasi del tutto il problema, purché sia personalizzato e realizzato sulle specifiche esigenze del paziente.
- La ritenzione idrica è importante: si verifica davvero perché si beve poco?
A volte, ma spesso e volentieri NO. Quasi sempre, infatti, quando parliamo di ritenzione idrica, l’acqua totale è in realtà molta! Solo che non si trova nel posto giusto: infatti troveremo una riduzione dell’acqua “intracellulare” (quella buona, da cui dipendono tutte le reazioni metaboliche) e invece un eccesso di acqua “extracellulare”, che può trasudare al di fuori degli spazi sanguigni e linfatici accumulandosi per gravità appunto nei distretti inferiori. Bere semplicemente “di più” non ci aiuterà a risolvere il problema.
- Cosa possiamo fare dunque per combattere la ritenzione idrica e di conseguenza il gonfiore alle gambe?
Per prima cosa eliminiamo il primo fattore predisponente all’accumulo dei liquidi e cioè il Cloruro di Sodio (sale da cucina). Non serve cucinare senza sale, ma invece occorre eliminare i cibi che ne contengono tantissimo, in primo luogo i farinacei derivati dal pane: questi cibi, oltre a contenere un significante quantitativo di sale, essendo secchi richiameranno per osmosi l’acqua “buona” nei compartimenti extracellulari.
- In che modo il sistema vascolare incide su questa problematica?
Se i vasi sanguigni sono deboli e sfiancati, il problema non si risolverà mai! Occorre dunque sostenere il MICROCIRCOLO.
Con il termine microcircolazione facciamo riferimento alla più importante parte funzionale della circolazione del sangue, che si caratterizza per la ramificazione di piccoli vasi sanguigni. In quest’area, la microcircolazione svolge un ruolo piuttosto importante. Infatti, si occupa del trasporto del sangue, degli ormoni, dell’ossigeno e delle sostanze nutritive, supportando persino il sistema immunitario. Tuttavia, a causa dell’età la microcircolazione diminuisce notevolmente. Non solo: l’infiammazione cronica, fa sì che le pareti dei vasi sanguigni si induriscano sempre di più, rallentandone ed impedendone la funzione.
- Come possiamo supportare il buon funzionamento del microcircolo con prodotti naturali?
Un valido aiuto è senz’altro rappresentato dal Microxil, integratore alimentare a base di estratti vegetali quali il Mirtillo, la Vite rossa, l’Ippocastano, la Centella, il Castagno, il Sorbo, la Quercia e il Ginkgo, che presentano proprietà protettive sui vasi venosi e capillari e proprietà antiossidanti per proteggere i vasi stessi dall’azione dei radicali liberi, agendo con modalità fleboprotettiva e antivaricosa sul microcircolo. Microxil può essere assunto quotidianamente, meglio se nelle ore pomeridiane, nella dose di 20-40 ml in 1,5 litri di acqua a basso residuo fisso.
Non dimentichiamo inoltre l’aspetto infiammatorio: le pareti dei vasi sono fatti di collagene e… Olio! Sostenere il microcircolo non è diverso dal proteggere i vasi cardiaci o le carotidi, quindi notevole importanza riveste il Kiomega3, integratore alimentare a base di omega 3 derivanti da olio di Krill: 1 softgel al giorno può certamente aiutare a rinforzare la parete vascolare e ridurre la quantità di sostanze infiammatorie nocive (prostaglandine) che favoriscono l’edema e l’insufficienza venosa. Inoltre, per controllare l’evoluzione degli stati infiammatori Bromigen, grazie alle proprietà antiedemigene della Bromelina, aiuta a migliorare e mantenere il tono e l’elasticità del microcircolo. Possiamo assumere 1 capsula fino 3 volte al giorno lontano dai pasti, durante la fase acuta.
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