- Il pH
Siamo abituati a sentire parlare di pH solo quando dobbiamo scegliere un prodotto che rispetti la nostra pelle. In realtà il pH gioca un ruolo fondamentale anche quando si parla di alimentazione e integratori perché esso è in grado di fornirci un’indicazione rispetto all’equilibrio acido-basico del nostro organismo. A livello del sangue questo delicato equilibrio è estremamente importante, e le sue variazioni sono assolutamente pericolose per la salute.
A livello dei tessuti invece, un abbassamento del pH, ossia quando è più basso di 7 (equilibrio tra acidi e alcalinizzanti), indica uno stato di inefficienza/invecchiamento della matrice cellulare, e più nello specifico della presenza di una condizione di acidemia tissutale.
- Cos’è la matrice cellulare?
Quando parliamo di metabolismo, non parliamo di organi, ma di cellule. Esse comunicano fra di loro tramite un complesso sistema di scambio noto come “Matrice Extracellulare”. La matrice è importantissima: avere cellule e organi sani non aiuterà se le vie di comunicazione sono bloccate, inoltre un cibo, un nutraceutico, così come un farmaco, possono agire o venire assorbiti in maniera diversa a seconda dello stato di fase delle matrici extracellulari.
Quando il PH si abbassa sotto i livelli di equilibrio, l’organismo è sottoposto a uno stato di acidificazione che nel lungo periodo può degenerare in stati infiammatori cronici dei tessuti, abbassamento del sistema immunitario, e un deterioramento della massa ossea.
- Si può contrastare il fenomeno dell’acidificazione?
Si, anche se è estremamente difficile.
Chiariamoci subito: la cosiddetta “dieta alcalina” di cui tanto si è letto, e si legge sul web non esiste. Certo, possono esistere alimenti che rilasciano ceneri più o meno acide, ma ciò che accade in un esperimento di laboratorio, tuttavia, è difficilmente replicabile nel sistema complesso dell’organismo umano.
È, tuttavia, importante contrastare l’acidosi per promuovere un equilibrio fisiologico dell’organismo e aiutare il corpo nella prevenzione di disturbi e patologie.
- Ma cosa vuol dire acido? E alcalino? Facciamo un po’ di storia
Conosciamo gli acidi e le basi sin dal 1884, da Svante Arrhenius, fisico e chimico svedese premio Nobel per la chimica nel 1903, il primo a proporre una teoria acido–base a partire dal comportamento di queste sostanze in acqua. Secondo tale teoria un acido è una sostanza che in soluzione acquosa libera ioni idrone (H+), una base è una sostanza che in soluzione acquosa libera ioni idrossido (OH–).
Successivamente nel 1923 Gilbert Newton Lewis, nella sua teoria acido-base, postulò che un acido è una sostanza capace di accettare un doppietto elettronico da un’altra specie chimica; una base è una sostanza capace di donare un doppietto elettronico a un’altra specie chimica.
Oggi dopo tanti anni, sappiamo che a livello cellulare, questo continuo e costante “scambio” di particelle elettriche, legato ad un modello atomico ad orbitali, consiste, in ultima analisi, a fenomeni di ossido-riduzione. È dunque obsoleto e scientificamente inesatto parlare di “acidi e basi”, terminologia che deve necessariamente essere sostituita da sostanze ossidanti e riducenti. Possiamo quindi parlare a pieno titolo di Redoxomica.
Definiamo, dunque, la dieta non come “alcalina”, ma altresì “riducente”, o meglio “anti stress-elettrofilo”, o se più vi piace, anti “Stress Ossidativo”.
- Integratori alcalinizzanti
La dieta da sola tuttavia non basta: quasi sempre il danno alla matrice è oramai divenuto cronico, ed è necessario l’aiuto di un cosiddetto prodotto “alcalinizzante”.
Forti delle convinzioni e degli usi delle nostre nonne, quando vogliamo combattere l’acidosi pensiamo subito al bicarbonato. Invece, la prima regola fondamentale è proprio non usare il bicarbonato semplice, bensì preferire formulazioni a base di sali minerali come Calcio, Potassio, Magnesio che hanno una rapida azione tamponante sugli acidi, e che devono essere rispettose della fisiologia dell’organismo e facilmente digeribili.
Nel trattare l’acidosi, (o meglio “acidemia”) bisogna fare molta attenzione, e ricordarsi di partire sempre dalla fisiologia cellulare, che, nel caso specifico, è regolata da ben precisi cicli e ritmi. Il collagene e le matrici extracellulari infatti, sono soggette ad una variazione di fase da sol a gel nel corso della giornata, dove al mattino prevalgono i fenomeni catabolici e di infiammazione acida, successivamente insorge la fase ricostruttiva. È consigliabile quindi utilizzare miscele di carbonati e bicarbonati per aumentare l’alcalemia esclusivamente nelle ore pomeridiane.
- Quando usare un alcalinizzante?
- Sempre in tutte le diete dimagranti. Il dimagrimento comporta uno stato catabolico, che acidifica e impoverisce la matrice.
- 2. Quando si usano molti farmaci cronici: la farmacoresistenza (quando il farmaco con il tempo funziona meno e bisogna aumentare il dosaggio) è legata all’invecchiamento precoce della matrice.
- In tutte le situazioni, come fumo, stress, inquinamento, cattiva alimentazione in generale, che causano squilibri nel rapporto acido-base.
Quando non usarlo: durante la chemioterapia. Infatti, lo stress ossidativo (con la conseguente acidemia) è assolutamente necessario durante le fasi di aggressione con i chemioterapici per rendere più efficace i trattamenti. Non è sempre corretto dunque, alcalinizzare.
- Quando hai bisogno di ricorrere a un prodotto alcalinizzante per riequilibrare il PH ed aiutare il corpo a neutralizzare gli acidi in eccesso, possiamo provare BIOPULVER, 1-2 misurini al giorno sciolti in un bicchier d’acqua, oppure in una bottiglia d’acqua da assumere durante la sera.
BIOPULVER è un integratore di carbonati e bicarbonati di sodio, potassio, calcio e magnesio, con aggiunta di inulina, adatto per ripristinare l’equilibrio cellulare acido-base, e contrastare l’acidosi causata da diete iperproteiche o alimentazioni incongrue, da uno stile di vita sedentario o, al contrario, da un eccesso di attività fisica, dal tabagismo, dall’ alcool, dall’assunzione di farmaci e dallo stress cronico.
Grazie all’azione alcalinizzante dei sali presenti nella formulazione, BIOPULVER previene e contrasta l’acidosi, condizione favorevole per lo sviluppo di molte malattie
e risulta utile per ridurre l’acidità causata da eventi infiammatori. BIOPULVER migliora le funzionalità digestive in caso di acidità gastrica, gastrite, colon irritabile ed è utile per la disintossicazione e depurazione dell’organismo. Inoltre, favorisce l’eliminazione dell’acido lattico in accumulo a seguito di un’eccessiva attività fisica.
In copertina photo by ph. Christophe Hautier
Medico Chirurgo, Biologo Nutrizionista, Nutrizionista Oncologico, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, Docente al corso di Perfezionamento “la Nutrizione Ottimale” presso l’Università “Federico II”, Vicepresidente della Fondazione Onlus “DD Clinic Research Institute” si occupa di nutrizione clinica generale, nutraceutica e farmacogenomica nel malato oncologico, in ambito clinico e di ricerca.